illuminazione | Nicola Boggia Progettista illuminotecnico
L’ illuminazione | E’ la luce che fa la differenza!
Illuminare un ambiente è un’azione che spesso viene sottovalutata o presa poco in considerazione. Comunemente infatti non si tiene conto del fatto che gli articoli di illuminazione come lampadari, plafoniere, piantane, faretti, spot ecc, sono complementi d’arredo di fondamentale importanza. Un’illuminazione studiata nei dettagli dona infatti alla stanza un effetto elegante e completa l’arredamento esattamente come una tenda ad esempio, o una poltroncina, un tappeto o un qualsiasi altro oggetto che esuli dall’arredamento base. Illuminare un locale non significa quindi solo poter accendere la luce e vedere nell’ambiente ma vuol dire creare effetti di luce ed ombra, evitare antiestetici coni d’ombra, donare un aspetto più tecnico con i faretti ad incasso ad esempio, o rendere l’ambiente più accogliente grazie ad un lampadario di tipo decorativo. Ti sei mai chiesto perché entrando in un appartamento, oppure in una camera d’albergo, o ancora in un pub talvolta provi un effetto di stupore, e altre volte invece quasi non ti accorgi di esserci entrato? E’ la luce che fa la differenza!
Non importa infatti se si preferisce un tono di luce più caldo o natura, se lo stile prescelto sia classico, moderno, shabby o country e se si predilige un’illuminazione a giorno, ossia di tipo diretto che parte dall’alto e si diffonde nell’ambiente oppure una luce indiretta, magari con strip led o appliques a parete che creano fasci di luce; l’illuminazione va pensata e soprattutto progettata dopo aver osservato ed analizzato l’ambiente. Un buon progettista deve inoltre tener conto delle esigenze, dei desideri e dei gusti di chi si reca in uno show room ed è necessario spiegare all’utente finale che ogni ambiente va illuminato in un modo diverso secondo la sua destinazione d’uso.
E’ infatti giusto chiarire che, se è pur vero che ognuno è libero di scegliere il tipo di illuminazione che più gli piace, bisogna tener conto che ogni ambiente richiede un tipo di luce “su misura”. Non si può ad esempio pensare che una camera da letto matrimoniale richieda lo stesso tipo di illuminazione di una cameretta per bambini o che una cucina vada illuminata come un corridoio, ad ogni ambiente la sua luce!
L’ illuminazione a LED | Rivoluzione del comfort abitativo
Se pensiamo ad un appartamento ad uso privato infatti, una camera da letto matrimoniale avrà sicuramente bisogno di una luce centrale che permetta di vedere cosa c’è nell’armadio, ma di fondamentale importanza è una luce di compagnia che può essere rappresentata da un lumetto, applique o piantana ossia un elemento che consenta di accendere la luce e vedere senza però essere accecati, magari in piena notte.
Nella cameretta di un bambino o ragazzino invece le esigenze cambiano radicalmente! Qui infatti è necessaria una luce centrale abbastanza forte che consenta al bimbo di poter giocare e dedicarsi alle sue attività, una lampada da scrivania se nostro figlio è in età scolare per permettergli di studiare senza affaticare la vista e una lampada sul comodino che consenta la lettura a letto.
Il bagno invece necessita di due tipi di luce: una centrale e diffusa e l’altra specifica da specchio, ossia un applique che illumini in maniera parallela allo specchio e conceda la possibilità di truccarsi o fare la barba.
Completamente diverso è invece illuminare la cucina o la zona giorno in generale… qui infatti la parola d’ordine è LUCE, LUCE, LUCE! Se si ha qualche dubbio meglio scegliere un lampadario con una lampadina in più perché questo è l’ambiente dove si trascorre la maggior parte della giornata: Si cucina, i bambini giocano, si passano serate in compagnia o ci si rilassa guardando la tv ed è per questo motivo che sarebbe bene poter avere una luce forte al momento del bisogno e poter spegnere qualche lampadina se si desidera un momento di relax.
Ovviamente queste sono linee guida generali che non devono in nessun modo ostacolare l’estro di ognuno di noi, ma prima di effettuare acquisti di cui potremmo pentirci sarebbe meglio pensarci e l’ideale potrebbe essere farsi affiancare da un progettista che, senza effettuare scelte al posto nostro ci accompagni nella scelta di prodotti che resteranno in casa nostra per molto tempo. Servirsi dei consigli di un tecnico non significa infatti delegare la scelta ad un estraneo rischiando di abitare in una casa che finiremmo per non sentire nostra ma lasciarsi consigliare e cogliere degli imput potendo così scegliere con cognizione di causa ma assecondando il nostro gusto.